Lo status nutrizionale della madre al momento del concepimento è un fattore determinante per la crescita e lo sviluppo fetali: è pertanto essenziale adottare una dieta sana e bilanciata, sia prima, sia durante la gravidanza.
È importante, infatti, che la madre abbia un buono stato nutrizionale già prima del concepimento; per questo è auspicabile cercare di mantenere un peso corporeo normale (BMI tra 18,5 e 25), poiché sia il sottopeso sia il sovrappeso possono incidere tanto sulla fertilità quanto sulla salute del nascituro. Il BMI si calcola dividendo il peso di una persona per la sua altezza elevata al quadrato (vedi: https://www.dietistarossato.it/PesoIdeale.htm)
Secondo le Linee Guida elaborate dall’INRAN, in base all’Indice di massa corporea della madre al concepimento, vi è un aumento di peso auspicabile della madre durante la gravidanza:
Tabella n°1. Aumento di peso raccomandato in gravidanza
BMI a inizio gravidanza | Classe di peso | Aumento di peso raccomandato |
Meno di 18,5 | Sottopeso | 12,5 – 18 kg circa |
Da 18,5 a 24,9 | Normopeso | 11,4 – 16 Kg |
Da 25 a 30 | Sovrappeso | 7 – 11,5 Kg |
Maggiore di 30 | Obesità | Circa 7 Kg |
BMI = peso/altezza al quadrato
(INRAN, Linee Guida per una sana alimentazione italiana, 2003)
In condizioni di normopeso l’aumento di peso medio consigliato è circa 0,5 kg a settimana nel secondo e terzo trimestre.
La gestante con età inferiore a 20 anni dovrà essere incoraggiata al guadagno di peso verso i limiti superiori delle raccomandazioni e la donna di bassa statura (< 157 cm) verso i limiti più bassi della raccomandazione. Nella gravidanza gemellare l’aumento di peso consigliato è di 16-20, 5 kg (750 g /settimana nel 2° e 3° trimestre).
Il peso neonatale è direttamente correlato, oltre che con l’incremento di peso della donna durante la gravidanza, anche con il BMI della donna prima del concepimento. Il basso peso alla nascita, dovuto da un ritardo dell’accrescimento intrauterino del feto o da un parto pretermine, determina un rischio di mortalità neonatale significativamente più elevato.
Nei primi tre mesi di gestazione l’aumento di peso è dovuto soprattutto all’accumulo di riserve energetiche sottoforma di tessuto adiposo, necessarie per garantire al bambino un adeguato apporto di energia negli ultimi mesi di gravidanza, periodo in cui il feto cresce con maggior velocità.
Durante la gravidanza l’organismo materno deve costruire i tessuti del feto in formazione ( tra i 3-3,5 kg), la placenta (500-600 g), il liquido amniotico (1 kg), depositare i grassi di riserva (circa 3 kg), sostenere l’espansione di sangue e liquidi interstiziali (2,5-3 kg) e la crescita del seno (circa 400 g) e utero (1 kg): tutto ciò ha come conseguenza una aumento del fabbisogno di energia e nutrienti.