Tra i fattori scatenanti di un disturbo del comportamento alimentare troviamo di frequente la dieta dimagrante. Molto spesso, infatti, capita che le giovani adolescenti, per il desiderio di migliorare la propria forma corporea, intraprendano diete fai da te, diete trovate sui giornali, o consigliate dalle amiche, spesso restrittive e non equilibrate. Quando la dieta non è elaborata da un professionista e non è calibrata sulle effettive esigenze nutrizionali dell’individuo, può dare origine a veri e propri “danni” sia a livello biologico, che psicologico e comportamentale.
Una dieta eccessivamente restrittiva o fortemente sbilanciata è una dieta che non fornisce all’organismo la quantità necessaria di energia e nutrienti per mantenere le funzioni biologiche e svolgere le attività di tutti i giorni. Questo può comportare:
Inizialmente, di fronte al calo di peso ottenuto con la dieta restrittiva, la persona si sente in forze, è entusiasta e prova piacere nel riuscire ad esercitare un controllo su ciò che mangia e sul proprio peso corporeo. In una seconda fase, invece, a causa delle conseguenze negative che la restrizione porta all’organismo, compaiono depressione, irritabilità, senso di frustrazione quando si sgarra, con conseguente perdita di autostima e fiducia in sé stessi. Tutto ciò alla lunga contribuisce ad instaurare un rapporto non sereno con il cibo e con il proprio corpo, favorisce la nascita di pensieri disfunzionali riguardo il cibo e la dieta e porta l’individuo a vivere una situazione di disagio che può trasformarsi in un vero e proprio dca.
Il termine dieta, invece, deriva dal greco “DIAITA” e significa “STILE DI VITA” ovvero l’”Insieme di pensieri, sentimenti, comportamenti, attitudini e norme di vita atte a mantenere lo stato di salute.”
Non, quindi, un regime alimentare restrittivo, da seguire per un periodo limitato di tempo, finalizzato alla sola perdita di peso, ma un’insieme di abitudini alimentari, motorie e di vita finalizzate a migliorare la salute ed il benessere psico-fisico della persona.
Se c’è una reale necessità di perdere un po’ di peso, è opportuno farlo seguendo un opportuno percorso di educazione alimentare e motoria: il fai da te può diventare pericoloso, soprattutto in una fascia d’età delicata come quella dell’adolescenza, dove vi è un maggior rischio di andare incontro ad un vero e proprio disturbo alimentare.